Il bocciolo del Syzygium aromaticum, il profumatissimo chiodo di garofano è stato usato in cucina per migliaia di anni.
L’albero, originario dell’Indonesia, può raggiungere i 20 metri di altezza. Oggi è coltivato in tutta la fascia tropicale. I suoi boccioli vengono raccolti prima che sboccino e fatti essiccare al sole fino a quando non assumono un colore marrone scuro. Nonostante il nome, essi non hanno niente a che vedere con la pianta di garofano: l’accostamento tra i due deriva dal fatto che i boccioli essiccati hanno una forma simile a un garofano.
Apprezzati per il loro sapore intenso e piccante, i chiodi di garofano un tempo venivano utilizzati come ingrediente dei profumi e anche per conservare carni e salumi. Nel Medioevo erano molto ambiti perchè usati come rimedio per quasi tutti i mali. Sono ancora oggi ampiamente utilizzati per le loro proprietà farmaceutiche, in quanto contengono un potentissimo antisettico, l’eugenolo.
Il vecchio trucco della nonna, mettere un chiodo di garofano vicino a un dente dolorante può essere efficace per alleviare il dolore, ma non vi esonera da una visita urgente dal dentista.
Una ricetta con pochi ingredienti, semplice ma sofisticata, adatta alle grandi occasioni.
I chiodi di garofano sono particolarmente adatti ad esaltare il gusto della selvaggina.
Grazie a un mix di spezie, latte di cocco e banana, questa zuppa di zucca presenta complessità e sapore.
Questa ricetta indiana è molto profumata senza essere piccante. Da provare assolutamente per iniziarsi alla cucina indiana.
I chiodi di garofano aggiungono profondità alle zuppe di legumi.
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