Il vostro bambino ha dei gusti difficili? Ogni pasto si trasforma in una lotta? Vi sembra di essere il cuoco personale di vostro figlio che deve preparare TUTTO quello di cui ha voglia? Non ne potete più di mangiare solo del cibo per bambini e vorreste che il vostro piccolo dai gusti difficili mangiasse anche qualcos’altro? Se avete risposto sì anche a una sola di queste domande, dovete sapere che non siete da soli. In effetti il 35% dei genitori descrivono il proprio figlio come difficile. Queste statistiche non ci devono allarmare, ci devono invece servire a incoraggiare e a sostenere i nostri bambini a sviluppare le loro abitudini alimentari in relazione al cibo sano (e positivo) nel corso della loro crescita.
Oggi voglio condividere con voi i miei 5 consigli per aiutare le persone un po’ schizzinose a mangiare meglio. Ricordate sempre che un bambino non cambia nel giro di una giornata. Tuttavia, con un approccio coerente (e positivo), potrete aiutare i vostri figli a sentirsi incoraggiati e sostenuti quando si sentiranno pronti a provare dei nuovi alimenti.
Quando si parla dell’alimentazione del bambino, la Divisione della Responsabilità è la regola d’oro. Questo principio è stato elaborato da Ellyn Satter, una nutrizionista specializzata nell’alimentazione dei bambini.
Che cos’è la Divisione della Responsabilità ?
I genitori sono responsabili degli alimenti serviti, di quando e di dove i pasti e gli spuntini vengono effettuati.
I bambini sono responsabili delle quantità consumate, e del fatto se mangiano o meno.
Per approfondire : per dirla più semplicemente, ai genitori spetta il compito di nutrire, e al bambino quello di mangiare (o di scegliere di non farlo). Il confine tra i ruoli di genitori e bambini può non essere più distinto quando il bambino decide quello che vuole mangiare e i genitori si ritrovano ad essere dei cuochi al suo servizio. Al contrario, il genitore può ritrovarsi nel ruolo del bambino quando cerca di convincerlo a mangiare alcuni alimenti. Cercando di mantenere il vostro ruolo e le vostre responsabilità, potrete incoraggiare il piccolo a provare dei nuovi alimenti rispettando però ogni volta la sua decisione di rifiutare la vostra offerta.
Questo consiglio permetterà ai genitori di cucinare un SOLO pasto e di non trasformarsi in cuochi agli ordini dei propri figli. Dopotutto sta a voi decidere quale pasto volete cucinare, e a vostro figlio decidere se mangiare o meno il cibo che si trova nel suo piatto. Affinché i nuovi alimenti vengano accettati più facilmente, serviteli accompagnati da un alimento già conosciuto e apprezzato – ad esempio, se vostro figlio ama le carote, mescolatele con dei piselli, che magari prima non mangiava. Potete anche provare a proporre uno o due alimenti che sapete che vostro figlio accetterà (ad es. pane e latte) con la vostra zuppa! Lasciate che sia il bambino a scegliere quello che vuole mangiare tra le cose che gli proponete.
Per approfondire: restate saldi su questa strategia affinché il bambino rispetti il fatto che voi decidete il pasto, poiché questo è il vostro ruolo di genitori. Capita spesso di vedere dei genitori terrorizzati dal fatto che il proprio figlio possa essere affamato se non gli cucinano tutto quello che vuole. Vi posso assicurare che, tranne in casi molto particolari che richiedono l’intervento di specialisti, il vostro bambino non si lascerà morire di fame. Detto questo, sono abbastanza svegli da portarvi a cucinare i loro piatti preferiti, se vi lasciate raggirare. Ricordate che preparare un pasto diverso per seguire i capricci di vostro figlio legittima il suo comportamento e lo convince che non ha bisogno di provare altri alimenti, dato che preparate tutto quello che vi chiede.
Non vi incoraggio di sicuro ad andare al McDonald, ma ad osservare piuttosto l’umore che aleggia durante i pasti. Vi sentite frustrati, stressati o tesi? Vostro figlio lo percepirà, e mangerà sicuramente meglio se l’atmosfera durante i pasti è serena e distesa. D’altra parte, visto che non dovete sforzare il bambino a mangiare, incoraggiate la divisione delle responsabilità e rendete l’esperienza del pasto più piacevole e positiva. I genitori non hanno più bisogno di preoccuparsi o di mostrare la loro frustrazione se i loro figli rifiutano un alimento (leggi di più sull’argomento qui sotto).
Se l’atmosfera è piacevole e divertente, vostro figlio si sentirà maggiormente propenso a provare dei nuovi cibi quando sarà pronto a farlo.
Per approfondire: siete un esempio per i vostri figli, e avete un ruolo molto importante nel determinare il modo in cui entrano in rapporto col cibo e l’alimentazione. I comportamenti alimentari hanno una maggiore possibilità di essere trasmessi quando i bambini vedono i loro genitori astenersi dal cibo o al contrario mangiare in eccesso. Se non pensate di avere una relazione sana col cibo e avete paura di trasmetterla ai vostri figli, potrebbe essere una buona idea consultare un terapeuta o un nutrizionista.
Lascia un commento