Il reflusso gastroesofageo (GERD) è una patologia cronica causata dalla risalita del contenuto dello stomaco nell’esofago. Sono diverse le potenziali cause che possono contribuire allo sviluppo della GERD, la più comune delle quali è l’obesità. La GERD può anche essere causata da un indebolimento del muscolo sfinterico tra l’esofago e lo stomaco o da un’ernia iatale.
I sintomi più comuni della GERD sono il bruciore di stomaco e l’eruttazione. Il bruciore di stomaco è una sensazione di bruciore al petto normalmente avvertita dietro lo sterno. Il rigurgito è una sensazione di liquido o cibo che risale in gola. Molte persone presentano entrambi i sintomi, anche se alcuni pazienti possono accusare uno dei due senza manifestare l’altro. Altri sintomi della GERD possono includere dolore toracico, di solito al centro del petto che si irradia alla schiena, difficoltà a deglutire (disfagia), mal di gola, tosse secca cronica, sapore amaro in bocca, voce rauca (di norma al mattino) e la sensazione di doversi schiarire spesso la gola.
La GERD è una delle malattie gastrointestinali più comuni. Di tanto in tanto è normale avvertire bruciori di stomaco, ad esempio dopo aver consumato un pasto pesante. La GERD tuttavia si caratterizza per una maggiore frequenza dei sintomi. A lungo termine, il reflusso può danneggiare l’esofago, la faringe o le vie respiratorie. La GERD può aumentare il rischio di sviluppare una condizione chiamata esofago di Barrett, che può aumentare il rischio di sviluppare un cancro gastroesofageo. L’esofago di Barrett viene diagnosticato mediante endoscopia e biopsia.
Per ridurre i sintomi della GERD può essere utile apportare modifiche alla propria dieta e al proprio stile di vita. Al momento non esistono studi sufficienti per documentarne l’efficacia, ma riportiamo comunque una sintesi delle principali raccomandazioni (da adattare in base alla tolleranza individuale):
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