Praticate almeno 60 minuti di attività fisica al giorno? Soffrite di ripetute fratture da stress? Avete perso peso senza averne intenzione? Vi capita spesso di sentirvi affaticati o con poche energie? Avete spesso fame? Se siete sportive di sesso femminile, vi è capitato di non avere il ciclo mestruale per 3 mesi o più? Se avete risposto di sì a una di queste domande, può darsi che non assumiate abbastanza calorie in rapporto al vostro dispendio energetico. Un apporto calorico insufficiente può avere delle gravi conseguenze sulla salute degli sportivi (sia uomini che donne), che comprendono un aumento del rischio di lesioni e di infezioni, una riduzione della densità minerale ossea (e quindi un aumento del rischio di fratture da stress), delle carenze di macronutrienti come ferro e calcio e un calo delle prestazioni sportive. È da notare che la prevalenza dei disturbi alimentari è più elevata presso gli sportivi rispetto alla popolazione generale, ed è stata oggetto di un costante aumento durante gli ultimi due decenni.
L’assenza di mestruazioni in conseguenza di un deficit energetico persistente ed eccessivo è una condizione comune tra le sportive, ma viene spesso ignorata e considerata come una naturale conseguenza dell’allenamento intensivo, mentre spesso è causata da un apporto energetico insufficiente che può avere gravi conseguenze sulla salute. La triade dell’atleta si definisce con un apporto energetico insufficiente, una diminuzione della densità minerale ossea e l’assenza di mestruazioni per un periodo di 3 mesi o più. Tuttavia non sono soltanto le atlete di sesso femminile ad esserne colpite. In effetti un apporto calorico insufficiente può aumentare il rischio di fratture e influenzare gli ormoni sessuali (riduzione del livello di testosterone) anche negli atleti maschi. Per questa ragione è stata coniata una definizione più aggiornata, la Relative Energy Deficiency in Sports (RED-S), che comprende la triade dell’atleta femmina riconoscendo anche i problemi presenti negli atleti di sesso maschile.
Uno studio effettuato su 59 atleti di alto livello (16 dei quali hanno partecipato ai Giochi Olimpici di Rio) ha evidenziato che gli atleti che soffrono di RED-S hanno un rischio 4.5 volte maggiore di andare incontro a una frattura da stress. Persino un deficit calorico di sole 300 calorie al giorno può avere a lungo termine un importante effetto sulla salute. Per questo motivo, se vi state sottoponendo a un allenamento intensivo e volete perdere peso, è importante preferire un calo ponderale lento che comporti un lieve deficit calorico quotidiano, e solo per brevi periodi di tempo. Idealmente è meglio evitare di cercare di perdere peso e di affrontare un deficit energetico durante le fasi della competizione e dell’allenamento intensivo. Bisogna considerare che anche se il vostro peso è stabile, è pur sempre possibile che non stiate mangiando a sufficienza, e che il vostro rischio di lesioni, infezioni e carenze nutrizionali sia più elevato.
Effettivamente, dopo un certo periodo trascorso in condizione di deficit energetico, il corpo si adatta e riduce il suo metabolismo basale, diminuendo il consumo calorico a riposo. A lungo termine ciò potrebbe compromettere la capacità di controllare il vostro peso corporeo.
Nelle donne la RED-S può essere rilevata con la mancanza di mestruazioni. Negli uomini invece un valido indicatore è un livello di testosterone basso, che può essere rilevato facendo gli esami del sangue o accorgendosi di provare un ridotto desiderio sessuale. Il tasso normale di testosterone negli uomini è compreso tra 10 e 30 nmol/L.
Se sospettate di essere affetti da RED-S, ecco qualche consiglio per aumentare il vostro apporto calorico:
Lascia un commento