Ogni giorno sentiamo parlare di una nuova dieta o di uno stile alimentare che si presenta immancabilmente come LA soluzione definitiva a tutti i problemi, che si tratti di perdere peso, di tenere sotto controllo il diabete, o quant’altro. C’è solo l’imbarazzo della scelta: dieta povera di carboidrati, dieta chetogenica, digiuno intermittente, dieta ricca di proteine, mediterranea, ipotossica, vegetariana… Come fare allora per scegliere tra tutte queste opzioni quella più appropriata? Ecco 4 semplici domande che dobbiamo porci per capire se un certo approccio alimentare fa al caso nostro, e per scoprire il tipo di alimentazione più adatto per ciascuno di noi.
Quando si tratta di scegliere una dieta o un regime alimentare, occorre prima di tutto informarsi accuratamente su di essa. In seguito bisogna valutare se riusciremo realisticamente a mangiare in questo modo sul lungo periodo. Questo tipo di alimentazione è compatibile con i nostri gusti, con le preferenze alimentari e lo stile di vita? Seguendo questa dieta soffriremo di privazioni o di mancanze? Seguiremo la dieta da soli, o parteciperà anche la nostra famiglia, e come ci organizzeremo? Riusciremo a goderci la vita normalmente senza rinunciare a feste ed eventi sociali? Quali sono i costi associati a questa dieta? Se abbiamo intenzione di seguire una dieta solo per qualche giorno, settimana o mese, stiamo solo sprecando tempo. Se vogliamo migliorare la nostra salute e perdere peso rapidamente, qual è il vantaggio se non riusciremo a mantenere i risultati a lungo termine? E magari l’anno prossimo, a gennaio, bisognerà ricominciare tutto daccapo. È evidente che le diete a base di zuppe di cavolo, di frullati proteici e le cure disintossicanti non possono essere seguite per un lungo periodo.
Un’alimentazione sana ed equilibrata dovrebbe permettere di sentirsi bene, a prescindere dal fatto che contenga più o meno carboidrati, grassi o proteine. Ciò significa che dovrebbe procurare un livello di energia stabile lungo tutto l’arco della giornata, lasciando una sensazione di sazietà dopo i pasti. Dovrebbe permettere di restare concentrati e produttivi sul lavoro, di continuare a essere fisicamente attivi, di ottimizzare la digestione, di non aumentare il livello di stress e di avere un rapporto sano col cibo. Anche se un certo stile alimentare ci è stato consigliato o ha funzionato per una persona di nostra conoscenza, non significa che sia necessariamente la giusta soluzione anche nel nostro caso. In effetti ciò dipende dai gusti, dalle preferenze alimentari e dallo stile di vita di ognuno, oltre che dalle diversità biochimiche e dalle predisposizioni genetiche. Ogni persona è diversa e può rispondere in modo differente a un certo tipo di alimentazione. Tutto questo ci conduce alla domanda successiva.
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