Per il momento sono stati condotti pochissimi studi relativi agli effetti della dieta chetogenica per il trattamento della steatosi epatica non alcolica. Per questa ragione non abbiamo a disposizione dati sufficienti per raccomandare la dieta chetogenica alle persone affette da fegato grasso. Una recente meta-analisi indica che le diete povere di carboidrati (inferiori al 40% delle calorie totali), e moderate in carboidrati (40-50% delle calorie totali), associate alla pratica di una regolare attività fisica, possono rivelarsi vantaggiose per migliorare i fattori di rischio della sindrome metabolica, per perdere peso, migliorare la funzione epatica e trattare il fegato grasso. In linea generale, si può ottenere una moderata riduzione dei carboidrati assunti limitando gli zuccheri con scarso valore nutrizionale, come bevande gassate, dolciumi, zuccheri aggiunti e cereali raffinati (pane bianco, riso bianco, pasta non integrale, ecc.).
L’integrazione di vitamina E (800 UI di a-tocoferolo al giorno) è raccomandata per gli adulti non diabetici con NASH confermata istologicamente per migliorare gli enzimi epatici e l’istologia. L’efficacia dell’integrazione di vitamina E come antiossidante nel migliorare le anomalie biochimiche e/o istologiche nella NASH è stata studiata in diversi studi clinici. Tuttavia, esiste una notevole eterogeneità tra gli studi per quanto riguarda la potenza dello studio, i criteri di ingresso, il dosaggio della vitamina E, le formulazioni di vitamina E utilizzate, l’uso aggiuntivo di altri antiossidanti o farmaci e i dati istologici per valutare i risultati. Nonostante queste limitazioni, si è concluso che l’uso di vitamina E è associato al miglioramento degli enzimi epatici (diminuzione di ALT, AST), steatosi e infiammazione, nonché alla risoluzione della steatoepatite.
1) Bischoff et al (2020) ESPEN practical guideline: Clinical nutrition in liver disease. Clinical Nutrition; 39:3533-62.
2) Cusi et al (2022) American Association of Clinical Endocrinology Clinical Practice Guideline for the Diagnosis and Management of Nonalcoholic Fatty Liver Disease in Primary Care and Endocrinology Clinical Settings Co-Sponsored by the American Association for the Study of Liver Diseases (AASLD). Endocrine Practice; 28:528-62.
3) Schugar et Crawford (2012) Low-carbohydrate ketogenic diets, glucose homeostasis, and nonalcoholic fatty liver disease. Curr Opin Clin Nutr Metab Care; 15(4): 374–380.
4) Haghighatdoost et coll. (2016) The effects of low carbohydrate diets on liver function tests in nonalcoholic fatty liver disease: A systematic review and meta-analysis of clinical trials. Journal of research in medical sciences 21(1):53.
5) York, Puthalapattu et Wu (2009) Nonalcoholic Fatty Liver Disease and Low-Carbohydrate Diets. Annu. Rev. Nutr; 29:365–79.
6) Fondation canadienne du foie (2024) Fatty Liver Disease. https://www.liver.ca/patients-caregivers/liver-diseases/fatty-liver-disease
7) Katsagoni et coll. (2017) Effects of lifestyle interventions on clinical characteristics of patients with non-alcoholic fatty liver disease: A meta-analysis. Metabolism Clinical and experimental; 68: 119-132.
8) Paul et Davis (2018) Diagnosis and Management of Nonalcoholic Fatty Liver Disease. JAMA;320(23):2474-2475.
9) Chalasani et coll. (2018) The Diagnosis and Management of Nonalcoholic Fatty Liver Disease: Practice Guidance From the American Association for the Study of Liver Diseases. Hepatology; 67 :1.
Volevo sapere se posso prendere KETO LIGHT CHE DA TANTISSIMI ANNI SOFFRO DI STEATOSI EPATICA E HO LA PANCIA GONFIA SEMBRO INCINTA IO A DICEMBRE COMPIO 70 ANNI VORREI UNA RISPOSTA GRAZIE SCUSI
Buongiorno Franca,
Invece di provare dei supplementi più o meno efficaci, le consiglierei di vedere un nutrizionista/dietista competente. Per esempio le propongo il nostro servizio VIP: https://www.soscuisine.com/vip-nutrizionista/