I germogli e le germinazioni sono semi di ortaggi, legumi, cereali, erbe o noci e semi che vengono fatti germinare e raccolti pochi giorni/settimane dopo la germinazione, prima che diventino piante complete.
Spesso i due termini “germinazione” e “germogliazione” vengono confusi. Nel caso della germinazione, i semi vengono lasciati germinare per qualche giorno in poca acqua, perciò sono unicamente le sostanze nutritive contenute nel seme a permetterne la crescita. Nel caso dei germogli, invece, i semi vengono lasciati germinare in un terriccio o su un tessuto sintetico. Per garantirne la crescita viene aggiunta una soluzione fertilizzante, poiché le sole sostanze nutritive contenute nel seme non sono sufficienti.
Queste “mini-verdure” contengono molti nutrienti (vitamine, minerali e fibre) in forma concentrata in una porzione molto piccola. Inoltre rendono alcuni alimenti più digeribili (ad esempio i legumi) e aggiungono colore, freschezza e consistenze diverse ai piatti.
L’ambiente in cui vengono coltivati (caldo e umido) favorisce la crescita di batteri come l’E. coli e la salmonella. È quindi importante rispettare la data di scadenza di questi alimenti e non acquistare o mangiare germogli che sembrano appassiti o viscidi. Per evitare contaminazioni, sciacquateli bene e lavatevi le mani prima di toccarli.
Sugli scaffali dei supermercati si trovano sempre più spesso germogli e germinazioni di svariati tipi. I più comuni sono l’erba medica (germogli di alfa alfa), che si trova tra le erbe aromatiche fresche, e i germogli di soia, che si trovano tra le verdure. Questi ultimi vengono in genere denominati così, ma dovrebbero invece essere chiamati “germogli di fagioli mungo”.
I germogli di soia possono essere conservati solo per pochi giorni in frigorifero, pertanto vanno consumati rapidamente dopo l’acquisto. Altri germogli possono essere conservati fino a una settimana in frigorifero, a patto di acquistarli quando sono sufficientemente freschi. Se sono contenuti in un contenitore di plastica, vanno conservati così come sono e sciacquati solo al momento dell’uso.
Si consumano soprattutto crudi, nelle insalate, nei panini, negli involtini o come condimento di zuppe e minestre. Hanno gusti e consistenze diverse. Ad esempio, i germogli di senape e ravanello hanno un gusto leggermente piccante, mentre i germogli di piselli sono lievemente più dolci, con un sapore erbaceo. I germogli di soia, invece, sono generalmente molto croccanti e moderatamente dolci, perciò sono deliziosi aggiunti crudi alle insalate o come tocco finale nelle ricette saltate asiatiche.
Provate a integrare germogli e germinazioni in qualche ricetta:
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