Questi piccoli grappoli di funghi sono sottili, lunghi e fragili, e ricordano un po’ degli esili fiorellini. La loro stagione principale va da settembre a marzo, e per questo vengono anche chiamati “funghi d’inverno”, anche se in realtà li possiamo trovare nei negozi tutto l’anno. Magari li avrete già assaggiati negli yakitori – gli spiedini giapponesi – avvolti in una sottile fetta di pancetta.
Questo fungo è una varietà di pleuroto che spunta naturalmente nelle foreste del bacino mediterraneo, ma è solo in Giappone che viene coltivato a fini commerciali. Lo si riconosce facilmente grazie al suo caratteristico stelo, carnoso e bianco, e alla sua cappella brunastra relativamente piccola. Sebbene l’eryngii crudo sia quasi privo di sapore o di aroma, una volta cotto diventa molto saporito. La sua consistenza molto compatta lo rende un eccellente sostituito della carne nella preparazione di piatti vegetariani e vegani.
Per aiutarvi a familiarizzare con questi funghi, vi propongo una ricetta di fricassea giapponese. Prepararli è davvero semplice: basta saltarli a fuoco vivo con un po’ d’olio per qualche minuto, rigirandoli spesso, aggiungere dell’aglio e insaporirli con un poco di salsa di soia. E il gioco è fatto!
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