Nell’ambito della loro pratica, le dietiste e le nutrizioniste, così come altri professionisti della salute, devono sostenere le persone nel processo di adozione e mantenimento di nuovi comportamenti. Il colloquio motivazionale è una parte molto utile delle loro attività di counseling.
Le basi del cambiamento si fondano su una conversazione significativa. Oltre 40 anni fa, William Miller e Stephen Rollnick iniziarono a sviluppare un metodo di dialogo con le persone vulnerabili teso a migliorare la loro autonomia, che si è evoluto in quello che oggi è noto come Colloquio Motivazionale (CM). Il loro libro più recente, “Motivational Interviewing, Helping People Change and Grow” (Il colloquio motivazionale, aiutare le persone a cambiare e crescere), insieme a oltre 1.800 studi clinici pubblicati, ha dimostrato che “il semplice fatto di dire agli altri cosa fare di solito non è sufficiente a motivarli a farlo; si ottengono risultati migliori se si esercita una minore pressione sulle persone affinché cambino“. Così come il modo in cui mangiamo è importante quanto quello che mangiamo, il modo in cui parliamo è importante quanto quello che diciamo. Al centro del CM si trova lo spirito (collaborazione, accettazione, compassione, responsabilizzazione) e la capacità di affrontare l’ambivalenza (la lotta tra la volontà di cambiare e le ragioni per mantenere un certo comportamento). Il CM non è una panacea, ma è vantaggioso per le persone, poiché viene data loro l’opportunità di tracciare il proprio percorso. È considerato parte delle migliori pratiche per tradurre e applicare la psichiatria nutrizionale e garantire l’alfabetizzazione nutrizionale.
La dieta mediterranea, ad esempio, promuove la salute cardiometabolica ed è facilmente praticabile. Orientare un individuo verso una maggiore densità di nutrienti piuttosto che verso una restrizione calorica offre l’opportunità di esplorare alimenti che migliorano la qualità della dieta col passare del tempo. Questa è la particolarità della dieta mediterranea: comprende tutti gli alimenti ed è compatibile con altre indicazioni alimentari scientificamente approvate. Lo specialista può accertare ciò che il cliente sa, ciò che è disposto a fare e quanta fiducia ripone nel raggiungimento dei propri obiettivi. L’aspetto importante del debriefing riguarda l’andamento della discussione e ciò che può essere aggiunto o rimosso per gli incontri futuri. Questo può essere un passaggio funzionale per affrontare le interazioni critiche tra cibo e farmaci e i benefici degli obiettivi volti a ridurre la caffeina, l’alcol e gli alimenti altamente elaborati.
La sicurezza alimentare è un tema estremamente delicato, soprattutto in questo periodo della nostra vita. È definita come l’accesso costante e garantito a cibo sufficiente e sicuro per sostenere un’alimentazione adeguata e una vita sana. Le Nazioni Unite la considerano un diritto umano. Molte persone, purtroppo, per diverse ragioni non sempre hanno accesso regolare a cibo nutriente nelle quantità raccomandate. Sebbene esistano soluzioni immediate (banche del cibo, alimenti più economici come cereali, legumi, frutta e verdura surgelata, in scatola o essiccata e altri alimenti più economici poiché stanno per raggiungere la data di scadenza), è possibile affrontare questo delicato argomento verificando innanzitutto la capacità della persona di far fronte a questa grave situazione. Chiedere quali sono le misure che la persona sta adottando per procurarsi il cibo e preparare i pasti fa parte della fase di pianificazione. Altri concetti chiave del colloquio motivazionale sono il sostegno all’autonomia, la comprensione del punto di vista della persona sul proprio ambiente, l’orientamento e il follow-up.
In breve, il colloquio motivazionale può essere utile in molti contesti di assistenza nutrizionale come mezzo per “condurre una conversazione che coinvolga le persone esplorando le loro esperienze, i punti di forza, i valori, le competenze e gli obiettivi“. Quando si valutano le modalità atte a incoraggiare scelte e abitudini alimentari che siano realistiche e realizzabili, il colloquio motivazionale può portare ai risultati desiderati.
Rollnick, Miller and Butler. Motivational Interviewing in Healthcare, Helping Patients Change Behavior. 2nd edition. 2023. The Guilford Press. Prologue Page 1; Part 1, Introduction to Motivational Interviewing, Page 5.
Khalil M et al. The potential of the Mediterranean Diet to improve mitochondrial function in experimental models of obesity and metabolic syndrome. Nutrients. 2022;14, 3112-3143. https://doi.org/10.3390/nu14153112.
Hoffman, Richard. Implementing the Mediterranean Diet. Nutrition in Practice and Public Health. 2023. John Wiley & Sons Ltd. Preface, Page vii.
Canadian Food Guide https://food-guide.canada.ca/en/
Tripodi E et al. Prevalence of food insecurity in community-dwelling people living with severe mental illness. Nutrition & Dietetics. Journal of Dietitians of Australia. 2022;79:374-379.
Frey J and Hall A. 2021. Motivational interviewing for mental health clinicians – A toolkit for skills enhancement. PESI Publishing. Chapter 1: MI with People Experiencing Mental Health Issues, Page 8.
Miller, William R. and Rollnick, Stephen. Motivational Interviewing, Helping People Change and Grow. 4th edition. 2023. The Guilford Press.
Lascia un commento