Le sardine, per fare il pieno di omega-3

Cinzia Cuneo 12 agosto, 2019 pesci/frutti di mare

Eccezionali alleate del nostro organismo (come tutti i pesci azzurri), economiche ed estremamente versatili in cucina, le sardine sono conosciute in tutto il mondo anche se il loro habitat si limita all’Oceano Atlantico orientale tra Senegal e Scozia e al mar Mediterraneo. Il loro nome sarebbe legato alla Sardegna perchè al tempo della Grecia antica le sardine abbondavano lungo le coste di quest’isola, i cui abitanti le vendevano sotto sale a tutti i popoli del bacino mediterraneo.

Per secoli si consumavano fresche o sotto sale. Il modo di conservarle sott’olio è apparso solo nel XIX secolo.

Le sardine hanno un alto contenuto di acidi grassi omega-3, con indubbi benefici per la salute. Intere o in scatola sono anche un’ottima fonte di calcio, fosforo, ferro, selenio, vitamina B3, vitamina B12 e vitamina D. È quindi nel nostro interesse aggiungerle spesso al nostro menu, soprattutto perché sono gustose ed economiche.

Un modo semplicissimo di gustarle è aggiungere delle sardine in scatola a un’insalata di verdura, come in questa ricetta.

Autori

Cinzia Cuneo

Italiana di nascita e canadese d'adozione, Cinzia ha deciso di coniugare le sue competenze professionali e la sua passione per la buona tavola sviluppando un servizio per aiutare i numerosi «aventi bisogno» a riprendere il controllo della loro alimentazione. Così è nata SOSCuisine. Ingegnere di formazione al Politecnico di Torino, Cinzia ha conseguito un Master's Degree in scienze applicate all'École Polytechnique de Montréal.