Anche se ci si sente bene mangiando in un certo modo, non significa che questo tipo di alimentazione sia la scelta giusta. In effetti, la nostra composizione genetica può far sì che perderemo peso o miglioreremo la nostra salute con un tipo di alimentazione piuttosto che con un altro. Ad esempio, la dieta chetogenica può determinare un miglioramento dei lipidi ematici e della glicemia per una persona, o provocare l’effetto opposto in un’altra. Allo stesso modo, alcune persone possono essere maggiormente predisposte a perdere peso con una dieta povera di grassi, mentre altri individui avranno più successo con una dieta povera di carboidrati. Ecco perché è importante misurare i risultati raggiunti in modo obiettivo, sottoponendosi ad analisi del sangue e all’esame della composizione corporea (giro vita, peso, massa muscolare e percentuale di grasso corporeo).
Analizzando nel loro insieme gli approcci alimentari raccomandati (alimentazione povera di carboidrati, alimentazione mediterranea, vegetarianismo, ecc.), ci accorgiamo che hanno numerosi punti in comune, che sembrano godere del consenso della comunità scientifica. Perciò non è necessario stare a pensarci troppo. Ecco 4 consigli per migliorare la vostra salute, che potete seguire a prescindere dalla proporzione tra grassi, carboidrati e proteine della vostra alimentazione.
Poco importa se un alimento è ricco di grassi o carboidrati, di origine animale o vegetale: l’importante è fare la scelta migliore per la propria salute, privilegiando i veri alimenti come frutta e verdura, avocado, pesci o legumi al posto di un alimento lavorato come il bacon, le bevande zuccherate o altri cibi spazzatura.
Non importa se avete scelto un’alimentazione povera oppure ricca di grassi, in tutti i casi è sempre meglio preferire i buoni grassi insaturi come l’olio d’oliva, la frutta a guscio, i pesci grassi e gli avocado. Numerose ricerche hanno dimostrato che il consumo di buoni grassi insaturi è associato a un’importante riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e di mortalità prematura. Gli studi hanno anche dimostrato che un apporto elevato di grassi saturi aumenta l’infiammazione e provoca la perturbazione della normale composizione del microbiota intestinale.
Gli alimenti ch contengono zuccheri raffinati o aggiunti hanno uno scarso valore nutritivo e provocano delle importanti variazioni della glicemia e della secrezione d’insulina. Queste perturbazioni del metabolismo favoriscono l’aumento di peso, lo sviluppo della resistenza all’insulina e la dislipidemia. A prescindere dalla quantità di carboidrati presenti nella vostra alimentazione, è preferibile scegliere i carboidrati complessi (verdura, frutta, cereali integrali e legumi), che permettono di mantenere la glicemia e l’insulina su valori stabili, e contengono vitamine, minerali, composti fitochimici e antiossidanti essenziali per conservare la salute; inoltre forniscono un elevato apporto di fibre che permettono di regolarizzare il transito intestinale, e di dar vita a un microbiota intestinale variegato.
A prescindere dalla diversa composizione dei macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine) della vostra alimentazione, se mangiate in modo eccessivo, se le vostre porzioni sono troppo grandi e vi sentite troppo pieni quando avete fino di mangiare, tutto ciò avrà delle conseguenze negative sulla vostra salute e sulla vostra composizione corporea.
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